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Lost Together, Die Alone – Stagioni 2 & 3

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Proseguiamo il nostro viaggio all’interno di Lost, del suo tema e di come esso plasmi la struttura stessa della serie, con il terzo appuntamento della rubrica Lost Together, Die Alone.

Dopo l’Introduzione al tema e lo sviluppo del suddetto tema nel corso della Stagione Uno, passiamo quindi ad analizzare la stagione due e la stagione tre.

Stagione Due: “Why do you find so hard to believe?!”

Nella seconda stagione il sistema dei flashback viene rivitalizzato inserendo nuovi personaggi. Infatti facciamo la conoscenza dei “tailies”, i sopravvissuti della sezione della coda dell’aereo precipitati in un’altra zona dell’Isola. Anche in questo caso si tratta di personaggi in conflitto con un passato che si attualizza di nuovo sull’Isola: Ana Lucia combatte la sua tensione alla violenza e finisce per uccidere un’innocente, Mister Eko è un ex-signore della guerra e sacerdote che nella sua prima notte sull’Isola si trova costretto ad uccidere di nuovo, Desmond, l’uomo all’interno della Botola, è un soldato congedato con disonore che continua a scappare dalle proprie responsabilità.
Il meccanismo dei flashback si fa ancor di più sinonimo di destino dal quale non ci si può affrancare, e lo diventa attraverso le coincidenze sempre più numerose tra i personaggi della serie prima dell’incidente (Jack incontra Desmond facendo jogging allo stadio di Los Angeles, Jack assiste il padre di Shannon in fin di vita, Ana Lucia fa coppia con il padre di Jack nelle sue ultime ore di vita, Libby e Hurley sono pazienti dello stesso istituto psichiatrico, Eko incontra il sensitivo che ha consigliato a Claire di partire per Los Angeles, Desmond appena arrivato sull’Isola incontra il comandante che ha obbligato Sayid a lavorare per gli Stati Uniti durante l’operazione Desert Storm, stessa operazione in cui Sayid si imbatte nel padre di Kate, Locke per lavoro va ad ispezionare la casa della donna di cui è innamorato Sayid, e così via), mentre la “libertà” ormai è solo un atto di fede (“It is said that when John the Baptist baptized Jesus the skies opened up and a dove flew down from the sky. This told John something — that he had cleansed this man of all his sins. That he had freed him. Heaven came much later”, spiega Mister Eko a Claire in “Fire + Water“).
Per quanto riguarda gli avvenimenti sull’Isola, il destino si manifesta soprattutto nella questione “dobbiamo o no continuare a inserire i Numeri nel computer all’interno della botola ogni 108 (ovvero la somma totale dei Numeri stessi) minuti?”, storyline che termina con una sorta di tentativo di fuga da parte di Locke, che dubita della vera utilità di quell’atto reiterato, quasi rituale, e decide di smettere di “spingere il pulsante”, purtroppo fallendo ancora una volta: digitare i Numeri ogni 108 minuti serviva a sfogare l’energia elettromagnetica sotto la Botola che altrimenti sarebbe esplosa.
Il conflitto violento all’interno del gruppo di personaggi reduci dalla prima stagione si attenua, quindi l’arrivo dei passeggeri della coda è fondamentale per mantenere alto il livello di scontro (l’episodio dell’incontro/scontro tra i due gruppi si chiama appunto “Collision” e vede la morte di Shannon per mano di Ana Lucia, la quale verrà a sua volta uccisa da Michael in “Two for the Road”). I misteriosi “altri” intanto diventano i reali antagonisti della serie, e viene introdotto il loro capo, Ben Linus, inizialmente comparso come ennesimo malcapitato dell’Isola e torturato dai “nostri” in cerca di risposte.
L’unico tentativo di fuga dal Destino-Isola che sembra avere successo è quello di Michael e Walt, avvenuto però a prezzo del tradimento e dell’omicidio (Michael uccide Ana Lucia e Libby e trascina Jack, Kate, Sawyer e Hurley in una trappola ordita dagli “altri”). Ho scritto “sembra” in quanto nella quarta stagione Michael sarà di nuovo coinvolto negli eventi principali del racconto, quindi dell’Isola.

Stagione Tre: “We have to go back!”

La terza stagione è la stagione della crisi. La struttura tematica dei flashback inizia a indebolirsi, i personaggi introdotti da zero all’interno del gruppo principale sono rifiutati dal pubblico (è il caso di Nikki e Paulo, due sopravvissuti del volo Oceanic spuntati di punto in bianco all’interno della storia, serviti poi come controtema al “Live together, die alone”: abili truffatori incapaci di fidarsi l’una dell’altro, sono i responsabili della loro stessa morte, seppelliti vivi dal resto dei loro compagni in “Exposé“), mentre non avviene lo stesso per i personaggi della fazione degli “altri”, Juliet e Ben, probabilmente perché anche loro risultano afflitti dagli stessi problemi dei protagonisti: Juliet è incapace di ribellarsi agli uomini della sua vita (prima l’ex-marito, poi Ben), Ben è stato cresciuto da un padre che lo ha sempre incolpato della morte della madre, padre che poi lui stesso ha ucciso (e qui riemerge con forza la questione padre-figlio).
Gli autori cercano quindi di rilanciare il tema a livello strettamente diegetico con la trama di Desmond e Charlie: dopo l’esplosione della botola al termine della seconda stagione, Desmond inizia ad avere delle visioni riguardo la morte di Charlie. La preveggenza è un primo timido tentativo di fondere, attraverso la questione temporale dei “flash”(nella sua accezione estesa di non linearità tempo-narrativa), struttura e trama. Sotto l’ottica dello scontro tra destino e libero arbitrio la storyline termina in un pareggio: Charlie muore, ma muore scegliendo di salvare la vita di Desmond. In maniera meno diretta lo stesso tentativo viene coniugato con la questione della gravidanza di Sun, destinata a morire sull’Isola, riprendendo in maniera inversa quella del personaggio di Rose, destinata a morire di cancro sulla terraferma.
Il conflitto “sociale” continua a incarnarsi prevalentemente nello scontro tra naufraghi e “altri”, ma viene inserito un terzo polo di “altri”, quelli della nave di recupero, a cui pare strettamente legata la possibile via di fuga dal Destino-Isola di questo ciclo di puntate. Ma ormai serve un super rilancio alla trattazione tematica divenuta ormai tiepida, che giunge puntuale nel finale di stagione con l’introduzione dei flashforward.

E con questo cliffhanger ci rivediamo lunedì prossimo con le stagioni quattro e cinque.

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